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Qualità della vita ed accesso ai servizi

L’accessibilità ai servizi sanitari e scolastici nei territori del GAL viene definita utilizzando l’indicatore dell’accessibilità, che esprime la quantità di reparti ospedalieri, classi di istituti superiori o servizi equivalenti (che includono oltre a reparti ospedalieri e classi scolastiche anche servizi bancari e culturali) raggiungibili da un determinato luogo in 30 minuti. Sul territorio è presente un Distretto ospedaliero con sede ad Acireale. Il Comune di Acireale, inoltre, dopo Catania è il più importante polo scolastico della provincia, esso annovera nelle Scuole dell’Infanzia e secondarie di primo grado:

  • n.48 Scuole dell’infanzia;
  • n.30 scuole primaria;
  • n.8 Scuola Secondaria di primo grado

Tra le Scuole Secondarie di secondo grado:

  • n.1 Liceo Artistico;
  • n.1 Liceo Classico;
  • n.2 Liceo Scientifico;
  • n.2 Liceo Linguistico;
  • n.2 Liceo scienze Umane;
  • n.6 Istituto Tecnico Economico;
  • n.3 Istituto Tecnico Tecnologico;
  • n.1 Istituto Professionale servizi;
  • n.1 Istituto professionale Industria e Artigianato

ed infine una scuola superiore di specializzazione in scienze della pubblica amministrazione e giornalismo. I servizi scolastici pertanto possono essere considerati adeguati alla domanda, anche se è necessario innovare l’offerta scolastica ai nuovi sbocchi di mercato e all’alternanza scuola lavoro. I servizi sanitari sono adeguati alla media regionale, mentre risultano insufficienti i servizi collegati alla sfera della cura degli anziani e dei diversamente abili e gli spazi per la crescita culturale, per l’inclusione sociale e per la cittadinanza attiva.

Digital Divide

La geografia del grado di non utilizzo della rete vede una maggiore prevalenza di non utenti nel Sud e nelle Isole (rispettivamente 45,5% e 43%), mentre nel Centro-nord circa un terzo della popolazione non naviga in rete. Le cause indicate del non uso del web sono principalmente la mancanza di gradimento e d’interesse verso questo strumento (28,7%), la totale non conoscenza di Internet (27,9%) e l’assenza di capacità nell’utilizzarlo (27,3%). Il 23,5% ha dichiarato di non utilizzarlo perché non gli serve e non ne trova utilità e il 14,3% ha affermato di non disporre degli strumenti necessari per connettersi. In base ai dati Istat scopriamo che la maggior parte delle famiglie che non dispongono di un accesso a internet da casa indica la mancanza di competenze come principale motivo del non utilizzo della rete (55,1%).

Una percentuale significativa (24,3%) non considera Internet uno strumento utile e interessante. Seguono motivazioni di ordine economico legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (15,8%). L’8,5% non naviga in rete da casa perché accede ad Internet da un altro luogo. Residuale è invece la quota di famiglie che indicano tra le motivazioni l’insicurezza rispetto alla tutela della propria privacy (1,9%). Pur non disponendo di statistiche mirate al territorio del Costituendo Gal si possono confermare le medie regionale con punte maggiori nelle aree rurali dove non arriva la rete Internet. Diventa quindi necessario potenziare tale servizio per due ordini di fattori il primo per ridurre il digital Divide e permettere e-inclusion, la seconda per permettere l’utilizzo della rete per migliorare le performance economiche delle aziende. La realizzazione di hot Spot gratuiti e il libero accesso a Internet ai servizi pubblici on line ai forum di cittadinanza, permetterebbero alle fasce più deboli di connettersi alla rete sperimentando nuove forme di e-democracy e di inclusione digitale. L’alfabetizzazione della popolazione over 60 infine permetterebbe di sostenere l’invecchiamento attivo

Infrastrutture/Trasporto

Relativamente alle infrastrutturazione stradali (rapporto tra km di strada e la superficie territoriale in kmq per 100) il comune di Valverde presenta un indice di infrastrutturazione addirittura superiore a quello di Acireale. Mentre il comune con il più basso indice di infrastrutturazione è proprio il grosso centro di Aci Catena con un indice pari a 24,19%. Tuttavia l’indice medio delle infrastrutture presenti sul territorio considerato è apprezzabile. Il territorio del Gal è infatti, attraversato da importanti infrastrutture che sono parte integrante del sistema di mobilità regionale e che, nello specifico riguardano il collegamento tra Catania e Messina:

  • Autostrada A18: si collega al territorio del partenariato con lo svincolo di Acireale,
  • Litoranea SS114: essa attraversa i centri urbani di Acireale …fino a giungere a Messina (vecchia strada di collegamento);
  • La ferrovia: attraversa tutto il litorale e serve il territorio di Acireale.

Altra viabilità d’interesse, anche se con valenza prevalentemente provinciale, è la SP 41 che, attraversando i comuni di Acicatena ed Aci Sanfilippo, collega Acireale a Catania lungo una direzione parallela a quella della A18, di cui rappresenta un itinerario alternativo di penetrazione; inoltre, a livello locale, ricoprono un importante ruolo di collegamento intercomunale la SP Mare- Monte e la SP Acireale – Riposto, che garantisce il collegamento coi borghi marinari (e coi relativi porticcioli) di Capo Mulini, S.Maria la Scala, S. Tecla, Stazzo e Pozzillo, a dimensione e vocazione prettamente turistica. Al fine di comprendere i flussi di mobilità che interessano il territorio del GAL si fa riferimento al dato fornito dall’Istat sul pendolarismo, risalente al 2011 e relativo agli spostamenti sistemici, caratterizzati cioè da una certa regolarità e che vengono effettuati durante il periodo che va dalle 6.30 alle 9.00 del giorno feriale medio. Riguardo al trasporto privato, il comune di Acireale attrae circa 2.800 persone, di cui 1.450 (il 52%) dall’interno dello stesso comune, quasi 200 (il 7%) provenienti da Catania e poco più di 1.100 (il 40%) dal resto dell’Area Metropolitana. In particolare, più di 500 persone raggiungono Acireale dai comuni limitrofi ad ovest (Aci S. Antonio e Acicatena).Quanto ai movimenti in uscita, Acireale genera più di 4.800 spostamenti totali, con 1.160 spostamenti (24%) verso i comuni limitrofi a ovest. Il dato che colpisce inoltre, è quello relativo all’attrazione esercitata da Catania su questi comuni che genera quasi 6.000 spostamenti, solo in quella fascia di tempo considerata. La domanda del trasporto pubblico complessivamente considerato ricalca, nelle proporzioni e non naturalmente nei volumi, quella di trasporto privato. In totale, Acireale attrae 720 spostamenti, la quasi totalità dei quali interni (680, il 94%), poche unità da Catania (circa l’1%) e una trentina dal resto dell’AMC, mentre genera 1460 spostamenti, di cui poco più di 200 da Catania (il 14%) e circa 550 (il 38%) dal resto dell’AMC. La percentuale di utenti del mezzo pubblico sulle direttrici extraurbane, è molto contenuta: 2% per l’accesso ad Acireale; 9% per l’accesso a Catania e alla zona Sud da Acireale e 8% dai comuni ad Ovest. Emerge dunque la necessità di promuovere l’utilizzo del trasporto su gomma sostenibile, attualmente sotto dimensionato rispetto alla sua reale capacità di servizio, e potenziare le infrastrutture a servizio degli spostamenti di natura metropolitana, in grado di sfruttare le notevoli potenzialità del trasporto ferroviario, tenendo conto delle previsioni di Trenitalia ed RFI (servizio “metroferro” e nuove stazioni urbane a Catania) e del Piano Regionale dei Trasporti, che prevede il raddoppio della tratta ME-CT.

L’Offerta di Trasporto Pubblico: Il comune di Acireale ospita un servizio di trasporto urbano esercito dall’AST, articolato in 9 linee circolari. Per quanto riguarda i servizi di trasporto extraurbani su gomma, l’AST assicura in prevalenza i collegamenti all’interno del comprensorio, e nei confronti del capoluogo; la Zappalà e Torrisi svolge soprattutto collegamenti con la fascia costiera e Nord e la zona Pedemontana; insieme alla compagnia di trasporti Buda che ha sede a Giarre e garantisce un funzionale servizio nel versante jonico. Infine, l’Interbus offre servizi autostradali di collegamento con Catania e Messina.

I servizi ferroviari, infine, consistono in 24 corse giornaliere in direzione Catania, e 26 in direzione Giarre.

Tra le infrastrutture di mobilità, fondamentale è la vicinanza all’aeroporto Bellini, ex Fontanarossa, la cui facile raggiungibilità assicura i collegamenti nazionali ed internazionali. Tuttavia, nonostante, la buona dotazione infrastrutturale per la mobilità, il sistema viario risulta a tratti frammentario e privo di chiari riferimenti. Insufficiente è, inoltre, la funzionalità delle connessioni sulla direttrice costa e per le aree rurali più interne.

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